– Villa Viviani ha fatto lo scorso settembre da cornice alla cena di beneficenza di MiaDi, ed in questa edizione ha “cuinato” alle Serre Torrigiani, location per l’evento del 7 settembre. Un ricordo di quelle serate?
In entrambi i casi sono state serate bellissime. Il ricordo è dell’aria “stimolante” che si respirava: serenità ed entusiasmo, fiducia ed energia, orgoglio e tanta commozione per la bontà del progetto.
– Appoggiare MiaDi é investire sul futuro. E lo sguardo rivolto oltre é prerogativa di ogni imprenditore. Cosa si aspetta quindi da questo “investimento”?
Investire sul futuro per me significa aspettarsi un ritorno sulla qualità della vita, intesa come luogo e tempo del lavoro, del sociale e del personale, ed ogni possibile sinergia contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo.
– Il Meyer é una realtà eccellente Fiorentina. Basta trovarsi anche solo per un istante in quei luoghi per rendersi conto dell’eccezionalità dell’ospedale.C’è un aneddoto, un episodio, che perché vissuto direttamente o per “sentito dire”, la lega all’ospedale pediatrico?
Il Meyer è nel cuore di ogni fiorentino. Le professionalità e le competenze del suo staff ne fanno un’eccellenza senza uguali. Come padre anch’io ho avuto bisogno dell’ospedalino, come si chiamava una volta noi a Firenze, e ricordo con affetto che fu lo staff del Prof. Guazzelli, che era stato il mio pediatra, a curare mio figlio. Personale molto competente, ma anche gentile e rassicurante, mi sentii
immediatamente a casa !